Nella serie degli Antichi Giochi abbiamo creato un connubio tra tradizioni sportive Piemontesi e vecchi vitigni autoctoni della nostra regione. E’ infatti una passione, quella di preservare vecchie varietà di uve o di cloni varietali, che da sempre ci vede impegnati. Oggi possiamo dire che questo è un tratto distintivo che caratterizza profondamente molti dei nostri vini.
Iniziò circa 30 anni fa con la vinificazione dello Chardonnay in botti di legno di acacia locale da 25 Q.li . Proseguì con la produzione del passito ottenuto da sole uve di Barbera e nell’anno 2000 il vigneto “Ornella” fu reimpiantato utilizzando una selezione clonale ottenuta dalla vigna, ultra ottuagenaria, preesistente. Agli inizi degli anni 10 del secondo millennio, iniziò la nostra ricerca per trovare due vitigni scomparsi o quasi , uno a bacca bianca e l’altro a bacca rossa con caratteristiche interessanti per ottenere dei vini di altissima qualità. La nostra scelta cadde sulla Slarina a bacca rossa, e sul Baratuciat a bacca bianca. Nel 2016 piantammo la prima vigna di Slarina e nel 2019 quella di Baratuciàt. Contestualmente a questi due progetti, insieme ad altri 9 produttori, abbiamo costituito l’associazione Monferace con il proposito di riproporre il Grignolino con un affinamento minimo di 40 mesi di cui 24 in legno, come già avveniva agli inizi del 900 quando questo vino era considerato al pari dei migliori nebbioli.